Cari amici ed ospiti dell’hotel Eliseo in questo difficile periodo vi siamo vicini con il pensiero e dalla Romagna vi abbracciamo con tutto il nostro calore ed affetto. Un abbraccio virtuale che speriamo vi raggiunga e vi porti conforto. Allo stesso modo vogliamo rallegrarvi proponendovi un bel viaggio… ma immaginario: un viaggio dei sensi attraverso i colori, sapori, storie e tradizioni della nostra amata terra!
Oggi vogliamo colorare un po’ la vostra giornata e rivivere insieme un piccolo pezzo della nostra storia tradizione romagnola, partendo da ricordi antichi che portano con sé i colori e i profumi della primavera! Nonna Violante ci allieta con i suoi racconti di Pasque lontane ma che possiamo rivivere ammirando lo splendore del giardino in fiore del nostro Hotel Eliseo! La Primavera non si è dimenticata di sbocciare nemmeno quest’anno e da fuori le finestre delle nostre case, ci rallegra e fa ricordare i bei vecchi tempi…
Giovedì Santo, al primo suono delle campane, le madri richiamavano i figli per dar loro un grande gomitolo di canapa filata. Durante il suono festoso delle campane i piccoli correvano per il cortile e nei campi a legare gli alberi e i fiori. Secondo una credenza popolare infatti, si diceva che gli alberi legati nella mattina del giovedì Santo, avrebbero dato maggior frutto in futuro e così anche i fiori sarebbero sbocciati raddoppiati!
Infine, la domenica di Pasqua le campane ancora richiamavano i bimbi che giocosi andavano a slegare i nastri attorno agli alberi e ai fiori, augurandosi maggiori e più abbondanti raccolti di frutti e gemme nuove!
Tutto era un giubilo e una festa: le case, i cortili, le aie e persino le stalle erano puliti e lindi. Le tavole della prima colazione erano apparecchiate come durante le solennità: la tovaglia buona con tipiche stampe romagnole, mazzi di fiori e ovviamente non potevano mancare le uova benedette accanto al ramo d’ulivo, la ciambella pasquale e le prelibatezze conservate durante l’anno come il salame gentile o un buon moscato bianco!