E oggi parliamo di piadina romagnola, uno dei grandi tesori della nostra terra!
La piadina della Romagna, detta anche piada o pida in dialetto romagnolo, era il nostro pane, il pane dei poveri, proprio perché poveri erano, e sono, i suoi ingredienti.
Ora, invece, è diventata un simbolo della Romagna, della nostra cultura e del nostro modo di vivere.
Certificata IGP, è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, genuina più che mai e gustosa, soprattutto se farcita con prosciutto crudo di Carpegna, salame nostrano, Squacquerone con rucola o semplicemente con sardoncini del nostro mare Adriatico.
Ne esistono diverse varianti, più grossa verso Bertinoro più sottile verso Rimini: lo spessore giusto? Ovviamente per noi è quello della piadina di Santarcangelo di Romagna, quella di Nonna Violante, l’azdora di casa Eliseo, qui a Bellaria Igea Marina!
Durante le lezioni di cucina con Nonna Violante è bello vedere le nostre amiche impastare la piadina, tirarla con il mattarello sul tagliere rigorosamente di legno e imparare l’arte della cottura sull’apposita teglia di ghisa.
Volete provare anche voi?
Ricetta della Piadina di Nonna Violante dell’ Hotel Eliseo
Preparazione 40 minuti
Cottura 5 minuti
Porzioni 5 persone
Ingredienti
500 g di farina di grano tenero 0
75 g strutto, preferibilmente di mora romagnola o olio extra vergine d’oliva
1 pizzico sale
1 cucchiaino di bicarbonato o agente lievitante
acqua tiepida q.b. per impastare
Istruzioni
Versate la farina sul tagliere e al centro creare un incavo.
Aggiungete lo strutto morbido, ma non caldo, il bicarbonato, il sale e l’acqua tiepida, quanto basta per ottenere un impasto morbido ed elastico.
Dividete l’impasto in 5 pagnottine, stendetele con il mattarello e poi cuocetele sulla teglia ben calda. Non dimenticate di forare la superficie, per evitare la creazione di bolle.
La piadina si cuoce molto velocemente, quindi abbiate cura di badarla e rigirarla spesso. La temperatura della teglia deve essere inizialmente piuttosto calda, in modo che la pasta crei una crosticina croccante esterna. Dentro l’impasto deve essere cotto ma morbido.
Una volta cotte, farcitele a piacere e…Buon Appetito!!!
Sempre con l’impasto della piadina si fanno anche i cassoni, una specie di piadina con un impasto più morbido, piegata a metà, farcita con rosole, spinaci, mozzarella e pomodoro e tanti altri ingredienti, cotta direttamente sulla teglia.
Ma questa è un’altra storia che vi racconteremo prossimamente...